Un bambino torna a casa da scuola e si rivolge al padre:
“Oggi a scuola mi hanno dato un tema da svolgere a casa: «Che cos’è la politica?» Io non so cosa scrivere. Me lo spiegare tu papà?”
“Certo figliolo. Ti faccio un esempio: Io lavoro e porto i soldi a casa; quindi sono un capitalista; la mamma amministra il mio guadagno e cura l’andamento della casa, quindi rappresenta il governo; tu sei il figlio maggiore del quale dobbiamo preoccuparci e quindi tu rappresenti il popolo; la tua sorellina che è ancora piccola quindi rappresenta il futuro del paese mentre la donna di servizio che lavora in casa rappresenta la classe operaia. Cosi ti ho spiegato cos’è la politica!”
Il bambino se ne va in camera sua ancora perplesso e rimane alzato fino a tardi tentanto di scrivere il tema, ma senza successo.
Durante la notte il bambino viene svegliato dal pianto della sorellina che dorme vicino a lui, si alza cercando di calmarla e vede che ha i pannolini legati ed è piena di cacca fino ai capelli. Allora va in camera dei genitori per chiamare la mamma. Ma questa dorme profondamente e non sente; il padre non c’è.
Allora va in camera della donna di servizio e bussa alla porta chiusa, ma nessuno gli risponde. Spia dal buco della serratura e vede il padre che si tromba la cameriera.
Il bambino ritorna a letto pensando allegramente:
“Adesso ho capito cos’è la politica:
1. Il capitalista si fotte la classe operaia;
2. Il governo dorme e non sente un cazzo
3. Il popolo non lo ascolta nessuno;
4. Il futuro del paese è pieno di merda.”