Archivio per aprile, 2008
Spett.le
Uffisi Immigrasiun
Piasa del Domm, 50
20100 Milan (PADANIA)
El’ sutuscritt ____________________________________________________________ nat’ a _________________________________________________________ (TERONIA) el di’ de ______________, fortunatament dumiclia’ a ___________________________ Vist i risulta’ de le ultime elesiun voeri dumandà de fus pusibile avegh la Citadinansa Milanes
Se dichiara:
– de vess pentiì de vess un TERUN;
– de rinnegaà tucc i sò urigin meridiunal;
– de mangiaà almen du volt al dì la cassoeula e la cutuleta alla milanesa;
Dumandi:
– de pudeè frequentà el curs de Lingua e Cumpurtament Lumbard.
Prumett:
– de nun ess puseeè racumandaà, de lavurà com un asin, pagaà i tass, ciamà men tucc i malnatt balabiott e ciaparatt dei me parent in teronia,de fà men casin la nott e de tifaà per il Milan, per l’Inter o per la squadra de Bergum!
– de dir non pussè la parola “minchia” ma quand me fan giraà i ball disarò “Va a da via i
ciapp!”
– che prima de andaà in lett dumandaria perdun a Sua santità Bossi Umberto e de vutaà per la Lega per i prosim cinc ann.
Cun la speransa che la dumanda la vegna acetada curdialment ve ringrasi.
IN FEDE
Il terun Sig. ______________________

(George Carlin, nell’introduzione del film Zeitgeist)
Ma non vi bastava l’otto per mille?
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fai un giro dell’ufficio di corsa alla massima velocità;
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ignora le prime cinque persone che ti dicono buongiorno;
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porta la tua tastiera da un collega e chiedi "Vuoi fare cambio?";
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per un’ora, rivolgiti a chiunque ti parli come se si chiamasse "Paolo".
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lascia la cerniera dei pantaloni aperta finché qualcuno te lo fa notare e digli "Mi spiace, la preferisco così";
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cammina lateralmente fino alla fotocopiatrice;
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dì al tuo capo "Mi piace il tuo stile" e sparagli con le dita a pistola.
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inginocchiati di fronte alla macchinetta del caffè e bevi a canna;
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alla fine di un incontro di lavoro, suggerisci che sarebbe bello, per una volta, concludere cantando l’inno nazionale (3 punti extra se davvero inizi a cantare);
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ripetere la seguente conversazione per 10 volte con la stessa persona: "L’hai sentito? Cosa? Non importa, è sparito adesso";
-
entra nell’ufficio di qualcuno che non conosci e, mentre ti guardano con crescente irritazione, accendi e spegni la luce per 10 volte.
In occasione del ventesimo anniversario della pubblicazione di uno dei concept più importanti della storia della musica, i Queensryche tornano in Italia.
Sabato 7 giugno, presso la discoteca Alcatraz di Milano, Geoff Tate e soci presenteranno uno spettacolo epocale con attori, megaschermi e scenografia, riproponendo l’intero concept Operation: Mindcrime (parte 1 & 2).
Per chi -come il sottoscritto- adora quest’album (e poco altro nella discografia della band) e non ha mai visto la band dal vivo… questa è un’occasione imperdibile per assistere a un grandissimo show.
sabato 07.06.2008 | MILANO Alcatraz
Se qualcuno volesse farsi un’idea…
Questo weekend si va a votare.
Penso che mai come quest’anno ci siano dubbi su chi scegliere. Siamo circondati da gente che fa promesse in quantità industriale, promesse che non sarà mai in grado di mantenere una volta al governo.
Quest’anno troviamo lo psiconano trufolo, il coerentissimo, l’obeso ateo devoto, il partito laico (e il suo testimonial un po’ meno laico) e tanti altri…
Quando l’informazione fatta come si deve si trova soltanto qua e là, come si fa a fidarsi delle classi politiche?
In attesa che venga revocato l’embargo richiesto dallo Stato del Vaticano, segnalo un prodotto già disponibile sul mercato estero.
2 Aprile 1998 – Wisconsin
“Devo uscire di galera! Devo uscire di galera!”
Questo era l’unico pensiero che tormentava Joseph.
Dopo aver cercato per mesi una soluzione, d’improvviso ebbe un’intuizione: fingersi pazzo.
L’idea consisteva nel compiere un atto che rivelasse la sua infermità mentale; in questo modo avrebbe ottenuto il trasferimento in una struttura sanitaria, dalla quale sarebbe stato molto più facile evadere.
Sulla carta, il progetto era chiaro e semplice. Realizzarlo era un altro paio di maniche.
Tuttavia, un giorno, la soluzione gli apparve limpida come l’acqua di sorgente: si sarebbe impiccato con la coperta, il secondino avrebbe chiamato gli agenti che lo avrebbero liberato e spedito in manicomio.
Tutti questi condizionali sono però d’obbligo, dato che solo una parte del piano venne rispettata: Joseph morì in cella e il giorno seguente venne trasferito alla libertà di una tomba.