Archivio per la categoria ‘Apostasia’

Come diceva un saggio: Prima ti ignorano, poi ti deridono, poi ti combattono. Poi vinci.
La vittoria dell’UAAR nella battaglia per la laicità è ancora lontana, ma già il fatto  di vedere la costituzione di gruppi espressamente antagonisti, come nel caso dell’Antiuaar è indice che cominciamo a dare fastidio.
Tuttavia un mezzo tutt’altro che corretto per contrattaccare, è dedicarsi alla disinformazione, come fa qualcuno che sostiene che l’UAAR ha presentato un ricorso per entrare a far parte dei beneficiari dell’Otto per mille.

Ho tentato di rivolgermi a chi sostiene questa tesi:
– invitando chi la sostiene ad entrare nel dettaglio e a provare le sue informazioni;
– commentando sul canale youtube di Antiuaar e invitando il responsabile a rispondermi.

Precisando che in entrambe le situazioni ho mantenuto l’educazione e il contegno e che in particolare nel secondo caso non ho usato un tono provocatorio (non mi sono spacciato per un simpatizzante… ma nemmeno il contrario), non ho mai ricevuto risposta.

Nel caso dei commenti sul link di Razionalismo, il “pubblico ministero” di turno, tale Francesco, ha spavaldamente insistito e ribadito la sua tesi fintanto che non otteneva contestazioni, arrivando a postare anche quattro o cinque commenti di fila. Appena qualcuno (io) ha provato -non tanto a smentire- quanto a chiedergli di confutare concretamente le informazioni, l’accusatore si è dileguato nel nulla.
Sul canale Antiuaar invece i commenti devono essere approvati. Inizialmente ho pensato che la mancata pubblicazione del mio commento fosse legata alla momentanea assenza del proprietario. Quando invece ho visto apparire messaggi successivi al mio, ho avuto la conferma della mia supposizione. Sono tutte baggianate.

Chiariamo: inizialmente anch’io ci sono quasi cascato e la cosa mi ha irritato, dato che sono socio dell’UAAR.
Ma ho cercato di mantenere la lucidità e mi sono rivolto via mail al segretario Raffaele Carcano, il quale con grande disponibilità e chiarezza, mi ha tolto i dubbi.
L’UAAR non ha MAI chiesto di entrare a far parte dei beneficiari dell’Otto per mille.
Sarebbe stato davvero ipocrita, considerando tutte le campagne attuate per spiegare il meccanismo malato che si nasconde dietro a questa forma di finanziamento.

Il ricorso a cui fanno riferimento gli “antiuaarini” è legato alla richiesta di instaurazione di un’INTESA con lo stato italiano.
“E che differenza c’è?” direte voi.
Tanto per fare un esempio l’UCEBI (ovvero i battisti) ha richiesto e si è vista riconoscere questa fantomatica intesa. Ciò nonostante non rientra a far parte dei beneficiari dell’otto per mille.

Per chiarire in cosa consiste l’intesa, prendiamo come esempio quello della sopra citata UCEBI. Tra tutti i benefici che ne potrebbero scaturire ne riporto qualcuno a titolo esemplificativo: assistenza spirituale, (per ricoverati, detenuti e forze dell’ordine), diritti matrimoniali, libertà di coscienza, ecc..
Se quindi escludiamo la deducibilità fiscale delle donazioni (di cui comunque l’UAAR può già usufruire in altra forma, in quanto associazione di promozione sociale e che, per essere precisi, riguarda i donatori, non l’associazione stessa), non ci sono benefici economici connessi a questa intesa.

Smascherato quindi questa colossale menzogna, andiamo ad approfondire una questione di semantica su cui si sono impuntati gli oppositori dell’UAAR: il concetto di “confessione relisiosa”.
L’UAAR chiede di essere considerata “confessione religiosa”, partendo dal presupposto che non esiste un’interpretazione chiara del significato di questa denominazione dal punto di vista giuridico. Per chi volesse approfondire riporto il link con l’analisi di questo concetto.

Cito in particolare:
Quella di ‘confessioni’ è un nomen iuris di nuovo conio introdotto dal Costituente e non presente nel lessico del legislatore italiano che fino ad allora si era avvalso del termine ‘culti’. Termine, quest’ultimo, dice l’autorevole Colaianni, che presuppone però l’esistenza di una divinità verso cui esso è rivolto. Cosa che non ricorre in modo uguale in tutte le religioni.

Stando quindi all’opinione dell’associazione, il concetto di confessione religiosa non è ben definito. Parliamo dal punto di vista giuridico, non lessicale (quindi chi volesse riportare un bel copia/incolla della Wiki, può evitare di perdere tempo).
Per carità: questa interpretazione sarà anche discutibile, ma non è questo il punto. Se non si parte dal presupposto che il ricorso è stato avanzato con queste tesi, la malizia può portare a certe conclusioni che non corrispondono a verità.

Certo è che se non si verificano le fonti e non si partecipa a una discussione, i dubbi non vengono chiariti e ci si parla addosso.
Un primo passo per l’Antiuaar sarebbe “abbassarsi” al livello dell’Uaar e permettere alla gente di commentare i post nelle proprie news. O forse la paura di venire smentiti fa venire la coda di paglia?

AGGIORNAMENTO 24.1.2011
Dal canale youtube Antiuaar sono arrivati dei chiarimenti: i messaggi non sono stati pubblicati immediatamente poichè le due utenze non erano tra loro amiche. E ci possiamo anche credere. Dopo la pubblicazione e la spiegazione di questo ritardo, Antiuaar mi ha invitato a girare il quesito all’UCCR (Unione Cristiani Cattolici Razionali… definizione che qualcuno ha definito un ossimoro).
La prima risposta è stato il rimando al link del ricorso e all’articolo di Antiuaar linkato più sopra; all’invito a fornire il punto preciso in cui questo era smentito e alla segnalazione che l’articolo era tutt’altro cha esplicativo, semmai fuorviante, si è scoperto da che parte stavo e sono arrivate delle risposte provocatorie (“mi saluti Carcano”) mentre la prova concreta non è mai venuta fuori:
Che sia l’8×1000 o che sia un altro tipo di intesa poco cambia. L’articolo vuole solo mettere in evidenza la totale contraddizione dell’UAAR che attacca le confessioni religiose per poi, negli atti ufficiali, definirsi tale ed esibendo il diritto di accaparrarsi un beneficio economico da parte dello Stato (indipendentemente che sia attraverso l’8×1000 o altro).
Alla domanda “di quale beneficio economico stiamo parlando?” non è ancora arrivata risposta.

Liberaci dal Male

Pubblicato: 8 gennaio 2011 in Apostasia

Deliver Us From Evil è un film documentario del 2006, candidato al Premio Oscar come Miglior Documentario nel 2007. Il film racconta la storia di padre Oliver O’Grady, prete cattolico autodichiaratosi pedofilo, già citato nel documentario Sex Crimes and The Vatican. Come quest’ultimo e The Hand Of God, Deliver Us from Evil va aggiunto alla lista dei documentari che trattano lo scottante argomento della pedofilia nella Chiesa Cattolica.

Deliver Us From Evil

L’Acqua Miracolosa

Pubblicato: 1 novembre 2010 in Apostasia

La notizia non è proprio fresca di giornata, ma merita comunque una menzione. Avete presente la buona vecchia Vanna Marchi? Una truffatrice, siamo tutti d’accordo.
C’è però chi va in giro a dire che anche le Chiese, cattolica e non, stiano traviando le persone abusando della credulità popolare.
Ovviamente si tratta di maldicenze prive di fondamento. 

Miracle Spring Water

Per approfondimenti: Giornalettismo

UAAR, come i più sapranno, è l’acronimo di Unione Atei Agnostici Razionalisti.
In più d’uno (su due piedi mi vengono in mente Flavio Oreglio e Paolo Flores d’Arcais, ma ce ne saranno sicuramente altri) si è chiesto com’è possibile che si schierino dalla stessa parte gli atei e gli anostici.
Per precisione, cito le esatte parole del giornalista di MicroMega:
«Non c’è lucidità già a partire dalla sua denominazione, che unisce termini sostanzialmente antitetici quali “ateo” (cioè chi prende particolarmente a cuore la questione del divino) e “agnostico” (cioè chi di tale questione se ne infischia)»

L’UAAR ha risposto (una volta tramite Roberto Grendene, un’altra tramite Marco Accorti) senza convincere nemmeno me, che a questa associazione sono iscritto.
La replica dovrebbe essere banale, tanto quanto la domanda (particolarmente provocatoria nel caso di D’Arcais).
Basterebbe riportare la definizione del dizionario per spiegare a chi si domanda (e per zittire chi prova a ridicolizzare).
L’agnosticismo non è soltanto la corrente di pensiero di “chi se ne infischia”, ma, come riporta il Devoto Oli, può essere inteso come:

1. Dottrina filosofica che afferma l’incapacità della mente umana a conoscere l’assoluto, in quanto estraneo alla scienza positiva.
2. Disinteresse o indifferenza verso ogni genere di problemi umani.

Che, per dirla in termini spiccioli, sarebbe:

2. Non me ne frega una cippa che Dio esista [e questa è la definizione a cui si appigliano i due di cui sopra] ;
1. L’esistenza di Dio non può essere provata in alcun modo per cui mi astengo dal fornire una risposta definitiva, perchè equivarrebbe a tirare a caso.

A questo punto, è più chiaro l’elemento comune alle due AA dell’associazione: la miscredenza.

Sulla questione dell’ateismo come il credere nella non credenza, che ignoranti del calibro di Antiuaar continuano a “sottolineare”, mi rifiuto di entrare in merito perchè, come direbbe un mio ex professore: “Signorina… Almeno le basi!!”

Meet The Catholic Church

Pubblicato: 12 giugno 2010 in Apostasia

La pedofilia nel mondo ecclesiastico è un problema che riguarda solo gli ultimi cinquant’anni. O no?

Jesus Camp

Pubblicato: 1 giugno 2010 in Apostasia

Jesus Camp è un inquietante documentario sull’arte del “brainwashing”, il lavaggio del cervello che viene praticato in un campo estivo pentecostale. Tra glossolalia, esorcismi e altro ancora, questo documentario dimostra fino a che punto possa arrivare l’indottrinamento degli adolescenti.

Jesus Camp

Ska P – Crimen Sollicitationis

Pubblicato: 6 Maggio 2010 in Apostasia, Musica

Il Crimen Sollicitationis è un documento riservato emesso nel 1962 dal “Sant”‘Uffizio diretto a tutti i patriarchi, arcivescovi, vescovi e altri ordinari del luogo, anche di rito orientale. […] Il documento è di per sé destinato a regolare lo svolgimento dei processi canonici nel caso di sollicitatio ad turpia; esso stabilisce le procedure da seguire in tutte le fasi del procedimento, iniziando dalla maniera di ricevere la denuncia, disciplinando le modalità di svolgimento delle indagini, la maniera di citare il presunto colpevole, di emettere la sentenza, di fare ricorso.

Questo almeno per usare le parole di Wikipedia. Se si vuole essere più espliciti e capire cosa c’è veramente dietro rimando al link del documentario in italiano.
In poche parole “come parare il culo agli ecclesiastici che hanno violato il culo dei bambini”.
Gli Ska P, nota band ska-punk spagnala, nel 2008 pubblicò un singolo di cui solo ora scopro l’esistenza.
Ecco il video sottotitolato in italiano. Questi non ci vanno proprio per il sottile…

Finalmente uno spot più sincero e allineato alla verità.

Via Don Zauker

Prex: Da Non Credersi

Pubblicato: 15 gennaio 2010 in Apostasia

A primo acchito sembrerebbe una parodia.
Ma il fatto che nella pubblicità vi sia la voce di un noto doppiatore, può incoraggiare a cercare informazioni a riguardo… ed è così che ci si ritrova sul sito della casa produttrice.
Cio signfica che è tutto assurdamente vero.
Per citare Bart Simpson: “Atteggiate le facce… a stupore”

Prex – Il Rosario Elettronico
Sempre in compagnia della fede


Inizialmente ho postato il video nella categoria satira religiosa, ma ci ho ripensato perchè c’è poco da ridere nel constatare che al mondo c’è chi riesce a fare soldi anche così.

Un’Altra Piccola Vittoria

Pubblicato: 4 novembre 2009 in Apostasia

Inutile spendere altre parole sulla questione della sentenza della Corte Europea in merito ai crocifissi nelle scuole pubbliche, della quale si parla ormai ovunque.
Tuttavia va segnalata un’altra sentenza positiva, che contrasta l’atteggiamento di costante predominio da parte delle istituzioni religiose (in questo caso l’Università Cattolica di Milano) che vogliono ergersi al di sopra della legge. Riporto di seguito l’intervista al professore Luigi Lombardi Vallauri:

Grazie a Il Laicista per il link.