Archivio per dicembre, 2008

Smak Dem Christians Down

Pubblicato: 28 dicembre 2008 in Musica, Satira Religiosa

L’Italia non è il solo paese che deve affrontare quotidianamente la questione della laicità: anche gli Stati Uniti hanno qualche problema con la separazione tra Stato e Chiesa e il cantautore Jay Spears gli ha dedicato un simpatico inno.

Oh, save us from your people, Lord
Oh, save us Lord, we pray
Oh, save us from your people, Lord
and make them go awayMy mammy baptized me you bet I’m washed in the Blood of the Lamb
But here’s one thing I just don’t get: who baptized Uncle Sam?
Some folks say the USA was Christian from the startBut was George Washington a Christian? No!
Was Thomas Jefferson a Christian? No!
John Adams? No! Ben Franklin? No!
Was Abe Lincoln a Christian? No! No! No!!They separated Church and State which makes dem Christians frown
And on that day I’m glad to say they smaked dem Christians down!We gotta smak dem Christians down
Smack dem Christians down
On that day I’m glad to say they
Smaked dem Christians smaked dem Christians
Smaked dem Christians downMy daddy hails from Alabam’ so the South is in my soul
I know firsthand about Dixieland and one Christian judge’s role. He said
“God made different races and gave them homes in separate places…”

So Black folk can’t marry white folk, no! Black folk can’t marry white folk!
Colored can’t marry white folk, no! Colored can’t marry white folk!
Nigras can’t marry white folk, no! Nigras can’t marry white folk! No!

The Supreme Court heard it all and to their great renown
On that day I’m glad to say they smaked dem krackers down!

We gotta smack dem Christians down
Smack dem Christians down
On that day I’m glad to say they
Smaked dem Christians smaked dem Christians
Smaked dem Christians down

Roll up the Bill of Rights and wap! wap! wap! ‘em on the head
Keep your radical Christian agenda away from my gonadicals and my pudenda!

I wish dem whacked-out Christian fools would learn from history
Instead of tryin’ to foist their bonehead rules on ‘mos like me
If you wanna live in a theocracy maybe ya oughta move to Saudi Arabia

Is the U.S. Government Islamic? No!
Is it Buddhist? No! Hindu? No!
Jewish? No! Catholic? No!
Is the U.S. Government Christian? No! No! No!!!

So if dem Christians don’t back off we’ll run ‘em outta town
And on that day I’m glad to say we’ll smak dem Christians down!

We gotta Smak dem Christians down
Smak dem Christians down
On that day I’m glad to say we’ll
Smak dem Christians Smak dem Christians
Smak dem Christians down

Regalo di Natale

Pubblicato: 23 dicembre 2008 in Apostasia

Dopo un più che pacifico sollecito (la mia richiesta era rimasta tra le “pratiche da evadere”), l’Arcidiocesi di Milano mi ha finalmente confermato la mia disiscrizione dall’albo dei cattolici. Stando a quanto indicato nella prima comunicazione, ora sono scomunicato a tutti gli effetti.

 

Arcidiocesi - Logo 1

Egregio Signore,
do seguito alla mia del 29 settembre scorso, in risposta alla Sua richiesta di “non essere più considerato aderente alla confessione religiosa denominata Chiesa cattolica apostolica romana”, datata 19 settembre 2008, con lettera raccomandata AR del 19.09.2008, indirizzata al parroco di San Paolo Apostolo in Gallarate. Considerato l’esito negativo del precedente contatto, cui non è stato dato riscontro, visto l’art.  2 § 7 del Decreto Generale della Conferenza Episcopale Italiana recante Disposizioni per la tutela del diritto alla buona fama e alla riservatezza, del 30 ottobre 1999, Le confermo di aver dato disposizione in data 15 ottobre 2008 al Parroco di cui sopra di apporre sul libro dei battezzati, nelle annotazioni dell’atto di Battesimo (vol. I – pag. 152  n. 606), l’annotazione da Lei richiesta, concernente la volontà di “non essere più considerato aderente alla confessione religiosa denominata “Chiesa cattolica apostolica romana”.

Il predetto Parroco, in data odierna (via fax) ha dichiarato di avere effettuato la debita annotazione.

Distinti saluti.

Arcidiocesi - Logo 2.JPG

 

Ora devo solo trovare dei confetti neri per festeggiare…
Un sincero (!?) Buon Natale a tutti.

Io sottoscritto (di seguito definito “l’Augurante“) chiedo al mio interlocutore (di seguito definito “l’Augurato“) di accettare senz’alcun obbligo, implicito o esplicito, i voti più sinceri dell’Augurante (di seguito definiti “gli Auguri“) affinché l’Augurato possa trascorrere nel migliore dei modi (ove nella frase “migliore dei modi” si sottintende da parte dell’Augurante e si presuppone da parte dell’Augurato un atteggiamento che tenga conto delle problematiche di carattere sociale, ecologico e psicologico, che non sia causa di tensione e/o competizione, né comporti o favorisca alcun tipo di assuefazione o di discriminazione, sia sessista, sia di diverso carattere) la festività coincidente al Solstizio d’Inverno convenzionalmente nota come “Natale”, ma che può essere chiamata e celebrata dall’Augurato secondo le sue tradizioni religiose e/o laiche, premesso il debito rispetto nei confronti delle tradizioni religiose e/o laiche di persone di qualunque razza, credo o sesso diverse dall’Augurato, ivi comprese coloro che non praticano alcuna tradizione religiosa e/o laica.

Qualsiasi riferimento a qualunque divinità, figura mitologica, personaggio tradizionale, reale o leggendario, vivo o morto che sia; a simboli (ove sono compresi tra l’altro – ma non limitatamente – canti e rappresentazioni artistiche, letterarie e sceniche) religiosi, mitologici o della tradizione che possa essere ravvisato direttamente o indirettamente nei presenti Auguri non implica da parte dell’Augurante alcun sostegno nei confronti della figura o del simbolo in questione.

L’Augurante chiede inoltre all’Augurato di accettare gli auguri per un felice (ove l’aggettivo “felice” viene definito tra l’altro – ma non limitatamente – come “gratificante dal punto di vista personale, sentimentale e finanziario e privo di complicazioni di carattere medico, dirette o indirette”) anno 2009.

L’Augurante sottolinea che la datazione “2009” è qui considerata come convenzionale, così com’è considerata convenzionale la data del 1° Gennaio come inizio dell’anno, e dichiara il suo assoluto rispetto per altri tipi di datazione legati alle differenti culture religiose e/o laiche di cui l’Augurante riconosce il prezioso contributo allo sviluppo dell’attuale società multietnica.

Augurante e Augurato convengono inoltre su quanto segue:
– Gli Auguri valgono a decorrere dalla data del presente accordo al 31 Dicembre 2009, dopodiché dovranno essere esplicitamente rinnovati da parte dell’Augurante.
– Gli Auguri non implicano alcuna garanzia che i voti di “felicità” espressi dall’Augurante trovino un effettivo riscontro nella realtà dell’Augurato, il quale non potrà attribuire all’Augurante alcuna responsabilità civile e/o penale e/o morale per la loro mancata attuazione.
– Gli Auguri sono trasferibili a terzi purché il testo originale non subisca modifiche o alterazioni. La libera diffusione del testo non implica tuttavia il pubblico dominio del testo stesso, i cui diritti appartengono in ogni caso al detentore del copyright.
– L’Augurante declina ogni responsabilità derivata dall’utilizzo degli Auguri al di fuori dai limiti prescritti; in particolare, l’Augurante declina ogni responsabilità per eventuali danni fisici o morali all’Augurato e/o a persone e/o sistemi informatici a lui collegati derivati dall’invio degli Auguri mediante e-Mail o qualunque altro metodo di trasmissione, elettronico o di diverso genere, attualmente in uso, in fase di sperimentazione o non ancora inventato.

Ciò stabilito, Buon Natale e Buon 2009.

I Children Of Bodom sono famosi, oltre che per aver caratterizzato un nuovo sottogenere nell’heavy metal, per le molteplici cover; non si tratta sempre di tributi a fonti di ispirazione, ma in alcuni casi a spiritosi rifacimenti. Ecco un esempio:

Creedence Clearwater RevivalVersione originale

Just got home from Illinois, lock the front door, oh boy!
Got to sit down, take a rest on the porch
Imagination sets in, pretty soon I’m singing,

Doo, doo, doo, Lookin’ out my back door

There’s a giant doing cartwheels, a statue wearing high heels
Look at all the happy creatures dancing on the lawn
A dinosaur Victrola listening to Buck Owens

Doo, doo, doo, Lookin’ out my back door

Tambourines and elephants are playing in the band
Won’t you take a ride on the flying spoon?
Doo, doo, doo
Wond’rous apparition provided by magician

Doo, doo, doo, Lookin’ out my back door

Tambourines and elephants are playing in the band
Won’t you take a ride on the flying spoon?
Doo, doo, doo
Bother me tomorrow, today, I’ll buy no sorrows

Doo, doo, doo, Lookin’ out my back door

Forward troubles Illinois, lock the front door, oh boy!
Look at all the happy creatures dancing on the lawn
Bother me tomorrow, today I’ll buy no sorrows

Doo, doo, doo, Lookin’ out my back door

Children of BodomVersione country post moderno

AGGIORNAMENTO DEL 03.11.2012
Non so se posso vantarmi di aver ispirato i Bodom in persona, fatto sta che successivamente è stato girato un video che fa il verso a quello originale (di cui solo ora scopro l’esistenza):

Original Video Cover

The Passion Returns

Pubblicato: 11 dicembre 2008 in Satira Religiosa

So che questi temi sono più pasquali che natalizi, tuttavia…
Segnalo, a chi ha apprezzato il celeberrimo The Passion di Mel Gibson, il sequel:

More Than Meets The Eye

Pubblicato: 8 dicembre 2008 in Musica

Poco più di una settimana fa avevo trovato un video unplugged dei Testament… e proprio questa sera il canale youtube della Nuclear Blast pubblica un video inedito tratto dall’ultimo The Formation of Damnation.
Bentornati anche in video, ragazzi!

… But What If You’re Wrong?

Pubblicato: 4 dicembre 2008 in Apostasia

“Questa sarà probabilmente la domanda più semplice alla quale dovrà rispondere, ma… se Lei si sbagliasse?”
Questa domanda venne posta a Richard Dawkins da parte di una ragazza durante un convegno.
Il quesito si riferisce alle ben note posizioni del biologo britannico in merito al suo ateismo.
Non so a voi, ma a me, prima di rispondere, viene naturale chiedermi “Questa domanda merita davvero una risposta?”.
Ma andiamo con ordine…
Ecco come Richard Dawkins replicò alla ragazza:
Già… e se mi sbagliassi? Beh…
Chiunque potrebbe sbagliarsi. Tutti noi potremmo sbagliarci a proposito del Mostro Volante di Spaghetti, dell’Unicorno Rosa o della Teiera Volante. Io presumo che tu sia cresciuta in un ambiente influenzato dalla fede cristiana, quindi sai cosa significa non credere in una particolare religione poichè non sei musulmana e non sei induista. E perchè non sei induista? Perchè sei cresciuta in America e non in India. Se fossi cresciuta in India saresti induista. Se fossi vissuta in Danimarca al tempo dei Vichinghi, crederesti in Odino e Thor. Se fossi vissuta durante l’ellenismo, crederesti in Zeus. Se fossi cresciuta nell’Africa centrale, crederesti nel Grande Juju della montagna. Non c’è un valido motivo per prendere il dio dei cristiani e degli ebrei nel quale tu credi… per puro caso, potremmo dire… e porci la domanda se io mi stia sbagliando o meno. E se fossi tu a sbagliarti a proposito del Grande Juju delle profondità marine?

Qualcuno ha asserito che in questo modo Dawkins non ha risposto al quesito, bensì l’ha dribblato.

Ribadisco il concetto: ha senso rispondere a una domanda così generica e forse pure un po’ stupida? “Perchè stupida?” direte.
Per prima cosa, come qualcuno fa notare, sembra che si parta dal presupposto che la fede sia una cosa volontaria, mentre invece dovrebbe essere spontanea e incondizionata… al pari di un sentimento. Del resto cosa si aspettava la ragazza? Un’esclamazione sconcertata del calibro di “Oh cavolo… non ci avevo pensato!!! E se mi sbagliassi!?!?! Sarò condannato al fuoco eterno!! Oh Mio Dio!!! Devo assolutamente convertirmi!!!”?

Ma soprattutto questa domanda è ridicola perchè potremmo porla in molti altri contesti. Troppi. Ad esempio:
“E se Lovecraft avesse ragione a proposito del Grande Cthulhu e della sua prole stellare?”
“E se il mio vicino di casa fosse un alieno mandato in avanscoperta dal suo popolo con il compito di indagare sulla possibilità di colonizzare la Terra?”
“E se la nostra realtà non fosse altro che un’illusione, come in Matrix?”
Ora noi sappiamo (o presupponiamo?) che sono tutte baggianate. Ma… “se ci sbagliassimo”?

Prima di ascoltare la risposta di Dawkins, misi in pausa il video del convegno e mi domandai: “E io cosa direi?”
La risposta che mi diedi (e che lì per lì, paragonata a quella di Dawkins, mi sembrò al quanto scarna) mi uscì naturale.
Ora sono dell’idea che sia la più adeguata, anche per molti altri contesti (compresi i sopracitati).
Io risponderei semplicemente “Amen”.
Voi come rispondereste?